L’Adige: un patrimonio da valorizzare.

In bicicletta da Verona a Legnago sugli argini dell’Adige.

Oggi 22 agosto abbiamo percorso in bicicletta la pista ciclabile lungo gli argini dell’Adige da Verona a Legnago assieme ad Arturo Lorenzoni e ad altri candidati delle liste che lo sostengono.

Lo abbiamo fatto per riscoprire il nostro territorio, per il benessere quotidiano, per la creazione di valore, per un turismo sostenibile con obiettivo l’intero corso del fiume da Bolzano a Venezia. Siamo passati da Villa Buri simbolo di un grande e costante lavoro dei consiglieri di circoscrizione del Partito Democratico per il passaggio dal demanio al Comune dell’alzaia per sistemare la ciclopedonale, il percorso delle risorgive e il parcheggio vicino al Parco. Per approdare dopo la diga all’ex porto di San Giovanni Lupatoto, uno spazio verde e fresco già molto frequentato che può essere valorizzato ancora di più. Nella sosta lungo la ciclabile di San Martino Buon Albergo abbiamo posto attenzione all’irrisolto tema di Ca’ del Bue e dell’enorme ampliamento appena concesso dalla Regione alla vicina discarica di rifiuti speciali.

Abbiamo poi raggiunto il centro di Zevio, dove da anni la Lega promette di investire sulla sanità locale ma in realtà taglia soltanto.

Per pranzo ci siamo concessi una sosta di ristoro al ciclorifugio di Roverchiaretta, dove l’associazione Radici in Movimento ha creato un piacevolissimo luogo di accoglienza, di servizi, di testimonianza di come si può conciliare cura del territorio e sostenibilità economica. Tra le loro prime attività la piantumazione di circa 700 piante di 43 specie diverse, tutte autoctone per generare un intero bosco. Ieri gli alberi e la loro ombra sono stati nei nostri desideri per diversi tratti. La piantumazione di 5.000.000 di alberi, uno per ogni abitante del Veneto, è uno dei miei obiettivi!

Per concludere in riva all’Adige a Legnago, in una bellissima area di sosta. Legnago è snodo di diverse possibili piste ciclopedonali. La Regione è chiamata a investire anche in queste infrastrutture perché abbiamo un territorio che merita di essere raggiunto e conosciuto senza barriere architettoniche e coi servizi che mettono in sicurezza chi lo frequenta. Una giornata nella quale abbiamo potuto sperimentare tutto il potenziale del nostro territorio. Ed è proprio questa l’idea alla base di “Adige via d’acqua”: investire sulla creazione di valore del nostro territorio che il fiume Adige ci mette a disposizione, investendo sulle ciclovie e sui servizi che si possono sviluppare accanto a queste. Favorendo un turismo sostenibile e lento che dia nuova linfa dal punto di vista economico, turistico e culturale.

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